Dopo l’edizione in Valle d’Aosta, lo scorso inverno a Courmayeur, l’Oktagon Talents, format ideato, di recente, dalla Fight1 del presidente Carlo Di Blasi, fa tappa a Terracina nel Lazio. Questa volta viene presentato, tra l’altro, come “OPES Open Tournament”, e vede, oltre la presenza strategica dell’EPS nazionale guidato da Juri Morico, il supporto di Regione Lazio e di una serie di altri parner (da quelli tecnici come i giapponesi del circuito K-1 ai media partner come “Samurai” e “FightMag”).
L’idea guida di questo nuovo format aperto, nella sola giornata di oggi, a 150 giovani atleti di kickboxing (K-1 light e K-1 rules) e MMA, è quella di scoprire il “talento” attraverso l’organizzazione itinerante di eventi appunto come Oktagon Talents. Questa volta, dopo Courmayeur e la Valle d’Aosta, è il turno di Terracina (al Pala Carucci), popolare località del litorale laziale in provincia di Latina. L’evento ha il patrocinio dell’Assessorato alla cultura e ha visto, stamattina, la presenza dell’assessore all’ambiente del Comune di Terracina (Maurizio Casabona) all’apertura ufficiale delle gare. Tra gli addetti ai lavori presenti anche Alessio Di Chirico, attualmente responsabile MMA del Lazio, tra i migliori interpreti tricolori delle mixed martial arts.

“I vincitori del contatto pieno entreranno successivamente nel ranking di Oktagon, che dà modo, agli stessi, di cumulare punti per accreditarsi, nel prossimo futuro, in vista della edizione di Oktagon 2026.” ha spiegato Carlo Di Blasi. “E’ chiaro che tutti questi giovani atleti la sfida è un giorno poter competere in un format internazionale e di alto impatto mediatico come Oktagon, che, il prossimo 29 novembre verrà inaugurato al Pala Pellicone di Ostia (Pala FIJLKAM, nda), nella casa, da sempre, degli sport da combattimento. Sarà la 29ima edizione del galà tricolore per eccellenza quando si parla di combat sports. Per il futuro c’è la volontà di costruire eventi come Oktagon Talents anche in altre parti d’Italia e di scovare diamanti grezzi in grado, un giorno di essere i campioni del futuro (nella foto sopra il bicampione mondiale ISKA, Mattia Faraoni, nda)“.










