FØRDE (Norvegia) — I Campionati Mondiali 2025 di sollevamento pesi, aperti il 2 ottobre a Førde (fino al prossimo 11 ottobre), mostrano già muscoli, ambizioni e qualche colpo di scena: dalla Norvegia (90ima edizione a livello maschile e 33ima al femminile) che ospita l’evento all’Italia in cerca di risultati importanti, passando per le grandi potenze asiatiche arrivate in Norvegia con le idee molto chiare. In totale 255 atleti maschili (in rappresentanza di 79 Paesi) e 250 in ambito femminile (70).
L’azzurra Noemi Filippazzo (cat. 58 kg) è diventata protagonista nel gruppo “B” con uno strappo da 96 kg, nuovo record italiano nella categoria — un primato che resisteva dal lontano 1974. Purtroppo, poi lo slancio è stato fatale: tre tentativi nulli, che hanno impedito al totale di salire e al podio di diventare realtà. Rimane comunque una prestazione di valore, specialmente se si considera che è la prima partecipazione internazionale per la giovane pesista agrigentina.
Anche Martina Chiacchio, sempre nella divisione femminile, ha messo in mostra solidità: 7° posto nello strappo, totale che l’ha portata fino al 10° posto nella classifica generale. Un risultato che dà fiducia alle prospettive italiane per il prossimo quadriennio.
Grande Asia, con l’acuto della Corea del Nord tra le donne
Se l’Italia registra progressi e (forse) qualche rimpianto, la Corea del Nord continua a lasciare il segno: la campionessa Kang Hyon Gyong trionfa nella categoria femminile dei 53 kg con un totale di 214 kg, dominando nel confronto con rumene e thailandesi. Dopo Ri Song Gum, oro nei 48 kg, la Corea del Nord si conferma potenza nella fascia femminile più leggera.
Le nuove categorie e il contesto mondiale
Questi Mondiali sono significativi anche perché introdotti con nuove categorie di peso, un cambiamento che rimescola le carte e rende più difficili le comparazioni col passato.
Prospettive e attese in campo azzurro
- La possibilità che Filippazzo riesca a completare lo slancio nelle prossime gare o che altri azzurri emergano è concreta: la prestazione c’è, manca solo la continuità.
- La concorrenza asiatica (e in particolare della Corea del Nord) resta fortissima nelle categorie leggere: sarà interessante vedere se queste nazioni riusciranno a espandersi anche in fasce medie con altrettanta efficacia.
- Le nuove categorie potrebbero riservare sorprese: qualche atleta potrebbe trovarsi meglio in un range di peso diverso rispetto al passato, e questo può cambiare le gerarchie tradizionali.
- * I sei atleti del Team Italia FIPE — Noemi Filippazzo (58 kg), Martina Chiacchio (63 kg), Genna Toko Kegne (77 kg), Oscar Reyes Martinez (79 kg), Cristiano Ficco e Lorenzo Tarquini (88 kg) — sono impegnati in uno scenario internazionale rinnovato, con nuove categorie e un livello altissimo di competizione, ma guidati dall’esperto commissario tecnico Sebastiano Corbu.









