E’ ufficiale. L’italiano Guido “The Gladiator” Vianello (31 anni) affronterà, il prossimo 11 ottobre, alla Xfinity Mobile Arena di Filadelfia (USA), in un evento “targato” Matchroom, il 30enne opponent canadese Alexis Barriere. Quest’ultimo vi arriva forte di un record di tutto rispetto: 12 incontri “pro” tutti vinti (di cui 10 per KO).
Anche se la guardia del campione di Qebec è dichiarata come ortodossa (destra), il suo stile, in realtà, rivela una tecnica ben strutturata e versatile. Barrière descrive i suoi colpi come «secchi» e diretti, capaci di logorare l’avversario nel tempo. Non è solo infatti la potenza che conta, ma la scelta accurata dei colpi, spesso accumulati fino a provocare l’abbandono dell’avversario sul ring.
In palio la corona WBC Continental Americas dei pesi massimi. L’ultima volta in cui Barriere ha combattuto è stato nel febbraio di quest’anno superando, prima del limite (per TKO) il giovane 25enne messicano Ubaldo Llagor (13 vittorie e 2 sole sconfitte). Per il pugile romano (forte di uno score record di 13-3-1, con ben 11 KO all’attivo), ancora, per tre anni, tra l’altro, sotto contratto con la Top Rank (fondata dal promoter Bob Arum), è una ottima opportunità per riscattarsi, dopo la sconfitta a Las Vegas, sempre negli USA, avvenuta lo scorso 5 aprile, per mano di Richard Torrez Jr., ex argento olimpico, da dilettante, a Tokyo 2021 (con un verdetto, preso per decisione unanime, da parte di tutti i giudici presenti). Un match che si è svolto a Las Vegas (Nevada/USA) sul ring del Palms Casino Resort.
Anche nel caso di Barriere non sarà un match semplice per l’azzurro. Il canadese non punta solo al colpo devastante, fin dall’inizio, ma combina una strategia di pressione e attesa: colpi ripetuti, graduali, e quando l’avversario inizia a cedere, sfonda di solita con precisione chirurgica. Una tattica che ha già dimostrato di funzionare con diversi KO nei round intermedi o immediati.









