Matchroom: The Greatest Showmen è il nuovo docu-film Netflix sul mondo della boxe…e non solo

Dalle luci del ring ai tavoli da biliardo, passando per le freccette e i grandi eventi internazionali: Matchroom: The Greatest Showmen è il nuovo docu-film originale Netflix che promette di svelare il dietro le quinte di una delle organizzazioni sportive più influenti del Regno Unito. La serie, sbarcata oggi sulla piattaforma streaming americana, si sviluppa in sei episodi e racconta l’ascesa e l’evoluzione del colosso sportivo fondato da Barry Hearn e oggi guidato dal figlio Eddie Hearn.

Prodotta da Box To Box Films, la casa di produzione nota per successi come Formula 1: Drive to Survive, la docu-serie si presenta come un viaggio immersivo all’interno del mondo Matchroom (nella foto in primo piano il logo dell’azienda britannica specializzata nella organizzazione di eventi sportivi), seguendo da vicino le sue strategie, le sue star, i suoi retroscena e soprattutto la sua spettacolarità.

Dietro lo show, la forza della “famiglia2

Al centro della narrazione, il rapporto tra Barry ed Eddie Hearn, due generazioni a confronto che incarnano la trasformazione del mondo sportivo moderno. Da promotore carismatico degli anni Ottanta a imprenditore globale, Barry ha costruito Matchroom come una macchina dello spettacolo, capace di portare sport di nicchia sotto i riflettori internazionali. Eddie, invece, rappresenta la svolta mediatica e digitale, traghettando l’azienda in un’era dove sport e intrattenimento sono sempre più interconnessi.

La serie esplora questo passaggio generazionale, tra affetto familiare e tensioni imprenditoriali, sullo sfondo di trattative milionarie, eventi sold-out e scommesse sul futuro dello sport.

I protagonisti del ring e non solo

The Greatest Showmen non si limita a raccontare i dirigenti. Tra i protagonisti figurano star assolute del panorama sportivo mondiale, come il pugile Anthony Joshua, la campionessa Katie Taylor, il genio dello snooker Ronnie O’Sullivan, il fenomeno delle freccette Luke “The Nuke” Littler (appena 18enne), e molti altri volti noti dei circuiti Matchroom.

Accanto agli atleti, appaiono anche figure chiave dell’organizzazione: Frank Smith, CEO della divisione boxing, Emily Frazer per il settore pool, Matt Porter e Steve Dawson, che completano il ritratto di una struttura aziendale complessa e in costante evoluzione.

Una serie sul business dello sport

Come già fatto da Netflix con la Formula 1, il tennis e il ciclismo, anche in questo caso l’obiettivo è raccontare lo sport oltre la competizione. La narrazione si concentra sul lavoro organizzativo, sulle dinamiche contrattuali, sulle sfide logistiche, sui momenti di crisi e sulle vittorie fuori dal campo.

Non mancano episodi dedicati alle espansioni internazionali di Matchroom, all’impatto dei social media sullo sport contemporaneo e alla tensione tra le origini britanniche dell’azienda e la sua ambizione di dominio globale.

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

Romano, 57 anni, giornalista professionista, specializzato in temi di economia e politica dello sport. Ha fondato nel 2004 l’agenzia nazionale online “SportEconomy” (dedicata al mondo dello sport business a 360 gradi) dirigendola fino ad oggi. Ha ricoperto ruoli dirigenziali nel calcio e nel ciclismo. Docente universitario a contratto per le più importanti università italiane (con focus su comunicazione/uffici stampa e marketing). Opinionista televisivo, editorialista e scrittore. Nel 2017 ha scoperto casualmente gli sport da combattimento (Combat Sports) e da lì è nata una grande passione che ha portato alla nascita del progetto di sports-news “TheDailyCage.it”.

TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO? CONDIVIDILO!

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO

RESTA AGGIORNATO

Iscriviti alla nostra newsletter per non perderti nulla del mondo dei combattimenti.

ARTICOLI CORRELATI

Sabato scorso all'Allianz Cloud di Milano, TAF#11, l'evento della promotion di Edoardo Germani, non ha celebrato solo il nuovo titolo EBU Silver del pugile Dario Morello (dopo una battaglia senza esclusioni di colpi sul ring con l'albanese-svizzero Vukshinaj). Interessante infatti anche il resto della fight card. Nel co-main event, Jonathan Kogasso (originario della DRC) ha sfoggiato …

Gabriel Rapisarda e McGregor sempre più uniti: dopo Roma si parla di una possibile partnership con «Gabriel & Spirits» e si programma il prossimo evento BKFC in Italia Dopo l’ultimo evento BKFC (Bare Knuckle Fighting Championship) tenutosi a Roma (al PalaEur lo scorso 25 ottobre), il legame tra l’imprenditore italiano Gabriel Rapisarda e la star …

Dal 4 al 14 settembre scorsi, la città di Liverpool ha ospitato i World Boxing Championships 2025, i campionati del mondo di pugilato èlite (m/f). I primi sotto l’egida della sigla World Boxing, dopo che l’IBA (International Boxing Association, guidata dal presidente russo Umar Kremlev, da sempre vicino alle posizioni politiche di Vladimir Putin) aveva perso …

Spettacolo e grande boxe ieri sera all’Allianz Cloud Arena di Milano (all'interno della promotion TAF#11 di Edoardo Germani), dove Dario “Spartan” Morello (nella foto mentre attacca lo svizzero/albanese Faton Vukshinaj) ha conquistato il titolo EBU Silver dei pesi medi. Il pugile di origini calabresi, ma che vive e si allena a Brembate Sopra (in provincia …

(con il contributo di Davide Pollastri) - Superata per "Split Decision" la più esperta Karen Elisabeth Carabajal. Il primo mondiale di boxe della "storia" del PalaDozza di Bologna (davanti a più di 1.500 spettatori) — colloquialmente conosciuto come il "Madison di piazza Azzarita" data la somiglianza con l'impianto newyorchese — sorride all’Italia: la 34enne Pamela …

Sabato 20 dicembre 2025 è in programma "Torino Boxing Show" (TBS) un galà di pugilato "pro", che si terrà. per la prima volta, al Pala Gianni Asti di Torino (ex PalaRuffini).  L'evento include incontri di alto livello, tre titoli internazionali in palio e la presenza di pugili italiani e stranieri di rilievo come il brianzolo …