Alessio Sakara, 44enne fighter romano, ma soprattutto pioniere italiano delle MMA, ha combattuto in tutto il mondo in diverse promotion internazionali (dalla prima edizione di Cage Warriors, passando per UFC, poi ancora per tanti anni in Bellator, fino, di recente, nella Gamebred Bare Knuckle MMA), prima di approdare, nell’estate di quest’anno, alla BKFC, promotion americana specializzata in pugilato a mani nude. “The Legionarius“, come ama da sempre farsi chiamare dai suoi fan, è un combattente-atipico. Non è solo forza, coraggio e determinazione. E’ un uomo attento, che ama leggere, approfondire ogni tema (anche a carattere culturale) oltre che combattere sul ringo o nella cage.
Ieri sera lo abbiamo intercettato a margine del face-to-face, nel giorno che precede il match-day (si parte dalle 17 di oggi pomeriggio con le sfide dei preliminari, prima di entrare nella main card di BKFC Roma #83) e ci ha colpito, ancora una volta, per la sua lucidità e competenza a 360°. Gli abbiamo chiesto cosa avesse di “distintivo”, secondo lui questa giovane promotion americana (la BKFC Italy è guidata dall’imprenditore di origini siciliane Gabriel Rapisarda, attuale Executive Director), messa a confronto con le sue precedenti esperienze, e la risposta, come ci aspettavamo, è stata un “sanpietrino” come quelli che ha promesso sul ring al suo avversario (il californiano Chris Camozzi, campione “cruiserweight” in carica): “Con il bare knuckle siamo tornati finalmente alle origini del pugilato. Siamo tornati alle radici, quelle radici di cui ha spesso parlato, nei suoi testi, lo stesso Platone*: pugilato come allenamento per l’anima oltre che il corpo”.
* Platone (scrittore, filosofo e politico ateniese – 428-328 a.C.) vedeva, infatti, ai suoi tempi, la boxe e altri sport da combattimento come un modello per la filosofia, perchè considerava il pugilato a mani nude un allenamento per l’anima e il corpo. Egli credeva che la forza d’animo si sviluppasse sia attraverso il dialogo filosofico, che paragonava a uno scambio di colpi, sia tramite l’allenamento fisico. Oltre alla filosofia, Platone praticava tra l’altro il “pancrazio“, una disciplina che univa lotta e pugilato (oggi presente, ad esempio, in un settore specifico della FIJLKAM, nda).










