(con il contributo di Davide Pollastri) – Superata per “Split Decision” la più esperta Karen Elisabeth Carabajal. Il primo mondiale di boxe della “storia” del PalaDozza di Bologna (davanti a più di 1.500 spettatori) — colloquialmente conosciuto come il “Madison di piazza Azzarita” data la somiglianza con l’impianto newyorchese — sorride all’Italia: la 34enne Pamela Malvina Noutcho Sawa (10-0-0, 2 KOs) ha battuto per split decision l’esperta boxeur argentina Karen Elisabeth Carabajal (25-3-0, 4 KOs) al termine di un match tutt’altro che semplice. I cartellini dei giudici (97-92, 94-95, 95-94) hanno premiato l’italiana di origini camerunensi in virtù di un pugilato più aggressivo (seppur a tratti disordinato).

Alla 35enne sudamericana, che ha chiuso il match con una vistosa ecchimosi sotto l’occhio destro, va riconosciuto il merito di aver messo più volte in difficoltà la più strutturata avversaria (l’italiana era sponsorizzata da AerBologna e BCC Emil Banca sugli shorts, e in modo vistoso, sulla canotta, dal biostimolante per l’agricoltura AlgLift), facendole perfino subire un conteggio nel corso della settima ripresa.
Per il pugilato italiano, dopo anni non particolarmente felici (l’ultimo italiano a vincere il campionato del mondo in una delle quattro principali sigle è stato il romano Giovanni De Carolis, iridato nei supermedi WBA da gennaio 2016 al 5 novembre dello stesso anno) è finalmente arrivato il momento di festeggiare una nuova importante cintura (mondiale IBO dei pesi leggeri). La serata firmata Promo Boxe Italia e Bolognina Boxe, ha avuto come co-main event la sfida per il titolo italiano dei piuma tra Nicolò Setaro e Ghaith Weslati, vinto, da quest’ultimo, per KOT al 4° round.










