La prima edizione della Striking League ha acceso l’Auditorium Scavolini di Pesaro sabato scorso 15 novembre, segnando un momento storico per gli sport da combattimento marchigiani. L’evento, ideato dal campione locale Jordan Valdinocci, ha ricevuto il sostegno delle istituzioni, tra cui il sindaco Andrea Biancani e il Convention Bureau Terre Ducali, con l’obiettivo di portare a Pesaro uno spettacolo di kickboxing di livello internazionale.
Il clou della serata è stato il mondiale WKU -67 kg: Valdinocci ha conquistato il titolo battendo ai punti il serbo Vahid Kicara dopo cinque round di altissima intensità. Ottimi risultati anche per Adam Stroppa della Fight House Pesaro, nuovo campione nazionale Fight1 Pro -60 kg grazie a un KO al secondo round contro Mattia Lucido.
Tra i match più apprezzati quello di Stanislav D’Ascanio, talento della Muay Thai, tornato protagonista con una prova brillante contro Luca Carlini. Applausi anche per il combattuto incontro femminile tra Marta Formenti e Serena Rui, vinto ai punti dalla atleta milanese.
L’evento conferma la crescita della kickboxing e della muay thai nelle Marche, frutto del lavoro del comitato regionale Fight1 Marche guidato da Remo Nepi. Nel corso della serata sono arrivate vittorie anche per Tassa Nabil, Gheorge Tentu, Cosenza Riccardo, Molina Fransua e Msaad Yassin, mentre Hazil Adam e Diego Ercole hanno ottenuto un pareggio. Prossimo appuntamento: il galà “Warrior Cage Fight 9 Pro“ del 29 novembre a Osimo (in provincia di Ancona, sempre nelle Marche).

Presente il presidente di Fight1, Carlo Di Blasi (impegnato nell’organizzazione di Oktagon Roma il prossimo 29 novembre al Pala Pellicone di Ostia – nella foto sopra), salito sul ring al termine del match di Valdinocci per consegnargli personalmente la cintura iridata WKU (fino a 67kg – kickboxing).
Analisi del match: Valdinocci vs Kicara – Mondiale WKU -67 kg
Il mondiale WKU -67 kg tra Jordan Valdinocci e il serbo Vahid Kicara è stato un confronto ad altissimo livello tecnico, caratterizzato da ritmo sostenuto, scambi serrati e un’intensa battaglia tattica durata cinque round. Il campione marchigiano è partito con una strategia intelligente: distanza controllata, uso del jab e calci alti per sondare le reazioni dell’avversario. Kicara, dal canto suo, ha provato a portare pressione fin dai primi minuti, cercando di spezzare il ritmo con diretti pesanti.
Dal secondo round in avanti, Valdinocci ha iniziato a imporre la propria superiorità nella gestione dello spazio: avanzava con passo pulito, obbligando Kicara ad arretrare e lavorare meno sul piede forte. Questo controllo del ring è stato uno dei fattori chiave del match.

Terzo e quarto round decisivi
In questa fase del match Valdinocci ha preso definitivamente le redini del match. Le sue ginocchiate, spesso portate in uscita da clinch brevi, sono risultate uno dei colpi più efficaci della serata. Kicara ha tentato di rispondere con low kick continui, ma l’atleta pesarese ha gestito bene gli scambi senza farsi trascinare in una guerra di potenza.
Finale in controllo per il campione pesarese
Nel quinto round, pur mantenendo un ritmo alto, Valdinocci ha scelto la strada dell’intelligenza tattica: ha evitato scambi inutilmente rischiosi e ha continuato a lavorare punti con precisione e pulizia tecnica. La condizione atletica superiore dell’italiano è emersa chiaramente. La decisione unanime dei giudici ha premiato una prestazione completa: tecnica, tattica, mentale. Valdinocci infatti ha saputo alternare pressione e difesa, esplosività e gestione del tempo, dimostrando maturità da campione.









