E’ una domanda-curiosità che circolava, già ieri sera, a Milano, tra gli addetti ai lavori, al termine del match di Giorgio Petrosyan (opposto al fighter portoghese Josè Sousa). E’ innegabile che questo ritiro creerà un “vuoto” nel mondo della kickboxing tricolore (e non solo). La ragione è semplice: “The Doctor“ ha dominato nella sua categoria di peso per oltre 23 anni. Al momento non esiste, tecnicamente parlando, un erede ideale, un atleta dello spessore e dell’esperienza internazionale alla sua stregua.
Sta crescendo, sempre nell’alveo del Team Tsunami Petrosyan, un giovane talento lombardo: è il 20enne Eddy “The Golden Boy” Vinotti, che, ieri, ha prevalso sul portoghese Diogo Silva, per decisione unanime, dopo tre round (nella cat. fino a 63,5 kg), restando così imbattuto con 11 match all’attivo (negli ultimi cinque match ha vinto 4 volte per KO/TKO, di cui 3 durante il 1° round). Ma è chiaro che parliamo di un prospetto “in costruzione”.
Scenari futuri della promotion lombarda
In attesa di capire come verrà colmato questo vuoto, l’unica cosa certa è il futuro della promotion gestita dai Petrosyan Brothers. Armen, fratello di Giorgio, punta a far crescere il progetto “Petrosyanmania“, già nel 2026.
Un’anticipazione è arrivata già in sede di conferenza stampa. Petrosyanmania, che ha sempre avuto importanti rapporti con la sigla “WAKO“, intende comunque valorizzare la cintura del format lombardo. Armen Petrosyan su questo è stato chiaro: “I rapporti con la WAKO proseguiranno come è sempre avvenuto negli anni passati. Parallelamente faremo crescere il valore della cintura “Petrosyanmania”. E’ solo l’inizio di un nuovo e grande percorso.“.
Non a caso, proprio durante la conferenza stampa, tenutasi giovedì scorso a Palazzo Lombardia, è stata presentata la cintura della promotion, così come è stato anticipato che il pluricampione del mondo (ben 21 cinture in 24 anni di attività), Giorgio Petrosyan, diventerà il presidente di Petrosyanmania. Accanto a lui vi sarà sempre il fratello Armen, già co-organizzatore del galà dei combat sports, e sempre più attivo nel ruolo di “promoter”.









