A poche settimane dal torneo internazionale K-1 World GP, in programma a Tokyo il prossimo 8 febbraio 2026, dove combatterà anche il kickboxer italiano Mattia Faraoni, abbiamo intercettato Carlo Di Blasi (nella foto in primo piano), promoter di eventi di combat sports (Oktagon) e manager dello stesso Faraoni. In attesa dell’ufficializzazione degli abbinamenti di gara gli abbiamo chiesto di presentarci i profili dei fighter iscritti a questo torneo a otto, che si chiuderà nell’arco di una sola giornata (l’8 febbraio 2026).
“Indicare, in questa nuova edizione, il potenziale favorito del torneo è veramente difficile, perchè sono tutti molto forti e di altissimo livello. Il primo è l’iraniano Mahmoud Sattari, che, appena tre mesi fa, è sbarcato nel K-1, dopo aver spedito al tappeto per K.O. il nipponico Shota Yamaguchi. Arriva, però, da quattro sconfitte negli ultimi sei incontri. Il brasiliano Marco Black Diamond è sicuramente da seguire. Arriva a Tokyo dopo aver vinto le qualificazioni nel suo Paese. Ha una fisicità importante, con braccia veramente molto forti e un “gancio” da contenere per chiunque dovesse incontrarlo sul ring di Tokyo. Ha uno score record (seppure non invidiabile) anche nelle MMA (3-1-0).

Anche il marocchino Ibrahim El Bouni è sicuramente da tenere sotto controllo. Fa parte di quella genia di fighter cresciuta e diventata popolare in Olanda (portabandiera della Gym Haarlem). Nel 2017, dove è entrato, tra l’altro, in finale contro il croato Antonio Plazibat (oggi tra i più popolari kickboxer di Glory), ha già partecipato al K-1 World GP (riuscendo anche a superare la leggenda della specialità Roel Maannart). E’ stato anche campione della promotion rumena SuperKombat (SK), oltre ad aver partecipato a One Championship e Glory, dove, tra l’altro, ha incontrato più volte Bodgan Stoica. E’ uno dei fighter più esperti a livello internazionale con diversi up & down, anche se le vittorie sono state sempre superiori agli insuccessi. Da non sottovalutare poi il kazako Aslan Koshiev campione del mondo IFMA (International Federation of MuayThay Associations) di muay thai. Potrebbe essere l’underdog che nessuno si aspetta, una vera e propria sorpresa. Da seguire inoltre Nikita Kozlov proveniențe dalla promotion russa RCC, un format molto popolare nell’Europa dell’est, che, nel suo palmares, ha anche una importante vittoria contro il brasiliano Ariel Machado, un over 100 kg, che, nelle ultime settimane, ha vinto un torneo di alto livello proprio al K-1 di Tokyo. C’è poi il beniamino locale K-Jee, che potrebbe sfruttare il fattore interno e provare ad avanzare nel torneo. Anche K-Jee ha perso contro Faraoni in Italia nel marzo 2024 a The Arena (a Casinò di Campione).

La presenza del “Bucharest Bad Boy”
E poi arriviamo al rumeno Bogdan Stoica. Un campione che conosciamo benissimo anche in Italia, dove, nel 2023, ha combattuto, a Torino, proprio contro Mattia Faraoni (ha vinto per K.O. nel secondo round). E’ un atleta molto forte, con colpi devastanti, che ha sempre una partenza fulminante che può mettere in crisi qualsiasi avversario. A partire, però, dal secondo round ha dimostrato (quasi sempre) di subire un calo fisiologico. Negli ultimi match ha vinto solo due sfide su otto (e ha collezionato anche cinque sconfitte consecutive). Mattia Faraoni si presenta in Giappone probabilmente come uno dei fighter più talentuosi e con maggiori varianti a livello di calci. E’ anche vero che, almeno cinque di questi otto combattenti, sono molto forti sullo striking (anche se Faraoni è stato anche campione di pugilato a livello tricolore).
Non dimentichiamoci però che i giudici del K-1 amano gli scambi duri e a corta distanza. Questo potrebbe portare il campione romano a cambiare qualcosa sia a livello di strategia di combattimento, sia a livello di stile. Più in generale, sarà un torneo con tanti K-O.-men e questo ci dà in anticipo il senso di quello che dobbiamo aspettarci dal K-1 World Gp il prossimo 8 febbraio” – ha spiegato Carlo Di Blasi.
C’è poi un elemento tecnico da non sottovalutare: il taglio del peso. Solo K-Jee e Faraoni sono atleti stabilmente nei 95kg. Tutti gli altri sono “over 100” e, quindi, dovranno fare molta attenzione a restare nei parametri della categoria di peso di questo torneo: ovvero i 90 kg. Una incognita, quest’ultima, che potrebbe regalare qualche elemento di suspance durante la cerimonia ufficiale del peso.








