Si è svolta, all’Hilton Eur di Roma, l’attesa conferenza stampa del Bare Knuckle Fighting Championship (BKFC), promotion americana nata nel 2018, a Philadelphia, da un’idea dell’imprenditore americano David Feldman (ieri presente per promuovere questo sport, ma soprattutto l’evento, in programma al PalaEur sabato 25 ottobre). Il press meeting è servito anche a far conoscere, al grande pubblico italiano, il “fenomeno” bare knuckle. Nasce storicamente come pugilato a mani nude, per poi trasformarsi, in tempi più recenti, in una disciplina da combattimento vera e propria (ovvero con una propria identità e posizionamento) dal forte contenuto adrenalinico.
Le ragioni di un successo
Gli atleti si affrontano, come nella boxe, all’interno un ring, il cui formato però è circolare. La dinamica del combattimento, pertanto, risulta molto più veloce rispetto agli standard della boxe moderna. Uno sport, tra l’altro, dove gli interpreti che la praticano vanno subito all’attacco (già a partire dal primo round) senza, spesso, trincerarsi in tattiche o attendismi particolari. Per tutte queste ragioni il pubblico spesso assiste a K.O. devastanti già nel primo round.
“Al momento siamo il Paese che ha sposato, con più eventi consecutivi in Europa, BKFC, perché sono stati già due (considerando anche quello di sabato prossimo nella Capitale e Firenze lo scorso 26 aprile al Pala Wanny). Abbiamo già il terzo in programma nella prossima primavera (marzo 2026, ndr), quindi vuol dire che c’è continuità per tutti i fighter che vogliono provare a diventare delle superstar. Tutti quei lottatori che non hanno avuto ancora l’opportunità la possono prendere con BKFC in Italia diventando dei fighter internazionali“- ha dichiarato ai media Gabriel Rapisarda (nella foto sotto), Executive Director di BKFC Italy.

L’impegno per la crescita in Italia
Sempre Rapisarda ha poi continuato: “Il nostro Paese da sempre è legato all’immagine del calcio, ormai sport nazionale per eccellenza, ma, personalmente, sto lavorando per portare gli sport da combattimento all’apice della loro storia. Da qui l’idea di organizzare, prima a Firenze e poi adesso a Roma, una edizione BKFC…Il Bare Knuckle sta crescendo, di mese in mese, e, credetemi, lavoro a questo progetto non meno di 20 ore al giorno“.

Co-owner, ma di fatto ambassador di questo sport, è Conor McGregor (nella foto sopra), pluricampione UFC nelle mixed martial arts, oggi al fianco di David Feldman nella crescita internazionale di BKFC. La star irlandese si è presentata a Roma, così come era già successo a Firenze, mesi fa, per sostenere il progetto BKFC e ha chiamato, dal palco dell’Hilton hotel, tutti i romani a supportare (sabato prossimo, nda), con la loro voce (e non solo), la “famiglia dei guerrieri” della promotion americana. L’evento sarà trasmesso in diretta in streaming su DAZN.
Oggi alle 20:00, sempre a Roma, all’interno della struttura GECO, si svolgerà la cerimonia del peso assieme ai tradizionali face to face dei campioni del bare knuckle. Molto atteso il confronto tra il 38enne americano (originario di Alameda, in California) Chris Camozzi (nella foto in primo piano) detentore della cintura “cruiserweight” (pesi massimi leggeri), sfidato dal 44enne Alessio Sakara, da sempre punto di riferimento degli sport da combattimento in Italia (ha combattuto in tutto il mondo nelle più importanti promotion). Poi sabato 25 ottobre, già nel pomeriggio (i cancelli verranno aperti dopo le 16) partirà la fight card di BKFC Rome #83, ricca di incontri da seguire per i tanti appassionati italiani di combat sports.









