Sale la febbre per BKFC Roma, evento numerato #83 nella giovane storia della promotion americana. Seconda kermesse, in senso assoluto, per il mercato italiano del bare knuckle, ovvero il pugilato a mani nude. Una realtà, quello tricolore, guidato da Gabriel Rapisarda, imprenditore di origini siciliane (attivo nel settore degli “spiriti”), attuale Executive Director di BKFC Italy. L’interesse crescente è, soprattutto, per la sfida Chris Camozzi vs. Alessio “The Legionarius” Sakara, nella categoria dei pesi massimi leggeri (match clou del programma di questa sera al PalaEur di Roma).
Dopo le parole ferme di Chris Camozzi, che prevede una vittoria per K.O. entro il secondo round, è intervenuto lo stesso Alessio Sakara, veterano degli sport da combattimento in Italia e per molti anni punta di diamante in Italia quando si parla di combat sports.
Sakara intervistato da IL TEMPO
L’atleta capitolino, intervistato dal media partner “Il Tempo“, all’interno dell’edicola “volante” di largo Chigi, ha promesso che stasera ci sarà “guerra” sul ring. “Non salirò per metterlo semplicemente giù, quanto piuttosto per fare la guerra, come è normale che sia in questi casi. Apprezzo Camozzi come fighter e lo rispetto assolutamente, perchè come me è un OLD School se parliamo di boxe. Ma salito sul ring non farò sconti. In questi giorni ho preferito parlare poco, perchè, di solito, in questi casi, lascio alle mani il giusto peso. Una cosa però la posso promettere: non intendo solo tirarlo giù, voglio fargli male. Massimo rispetto per Camozzi, ma quando combatto, dopo il rispetto per l’avversario (sia prima che dopo, nda), c’è solo la volontà di fargli tanto male.”
Concetto, quest’ultimo, ribadito sia nella prima conferenza stampa di giovedì scorso, sia ieri sera in occasione della cerimonia del peso quando ha parlato chiaramente di “sanpietrini” indirizzati a Camozzi nel corso del match. Anche se il campione in carica dei pesi massimi leggeri è convinto non solo di superare l’esame Sakara, ma di mandarlo K.O. entro il secondo round, prima del termine regolare dell’incontro.









