Alessio Sakara, a 44 anni, ha coronato un sogno sportivo: fregiarsi del titolo mondiale cruiserweight messo in palio dalla Bare Knuckle Fighting Championship (BKFC). Il tutto al PalaEur di Roma, la sua città natale, dopo aver combattuto in diverse promotion, rappresentando, per molti anni, il simbolo italiano degli sport da combattimento e in special modo delle mixed martial arts.
Camozzi partiva sicuramente come favorito
Il campione romano ha superato il favorito americano Chris Camozzi, detentore della cintura fino a stasera. Più giovane di lui (di sei anni), con una migliore reach (allungo) oltre che altezza, ha però sottovalutato diversi fattori: sicuramente quello “ambientale”, con un tifo capitolino nettamente a favore del “Legionarius” (da parte degli oltre 8000 spettatori), ma anche la strategia adottata da Sakara, sin dall’inizio del match. Il verdetto dei giudici è arrivato per split decision (2-1).

Il primo round ha visto prevalere Camozzi, il secondo invece è stato più equilibrato. Dal terzo è uscito alla distanza Sakara, che ha tenuto sempre l’iniziativa (fino al termine del match), continuando ad attaccare anche quando il suo volto appariva chiaramente segnato dai colpi dell’avversario. “The Legionarius“, tenendo sempre l’iniziativa e il centro del ring, ha costretto l’altro a boxare di rimessa (sperando nel colpo a sorpresa). Il divario tra i due non era abissale e probabilmente il verdetto in un Paese diverso dal nostro (a partire dall’America) sarebbe stato totalmente differente.
Il coraggio e le costanti pressioni alla base del successo di Sakara
Ai punti ha vinto Alessio Sakara, dimostrando che, in questa promotion, la combattività viene valutata dai referee molto più della tecnica pugilistica e/o della tattica di combattimento. L’americano, d’altronde, più volte ha aspettato troppo il campione capitolino sperando in qualche suo errore o pausa dell’avversario. The Legionarius invece ha colpito con metodicità generando molte più occasioni di contatto dell’avversario a stelle e strisce. Al termine del verdetto, a favore di Sakara, lo stesso è caduto in un pianto a dirotto, perche la vittoria di stasera gli consegna una cintura iridata ad oltre 44 anni ed era un traguardo, che, da tempo, si era posto Sakara, al momento di entrare in BKFC nell’anno in corso.









