(con il contributo di Davide Pollastri) – L’attuale detentore della cintura WBA dei pesi leggeri è accusato (come riportato da diversi media americani a partire da Sports Illustrated) di presunta aggressione fisica, sequestro di persona e inflizione intenzionale di stress emotivo nei confronti dell’ex compagna (Courtney Rossel).
Una nuova, pesante vicenda giudiziaria rischia di compromettere in modo definitivo la carriera di Gervonta “Tank” Davis, uno dei migliori pugili “pound-for-pound” della boxe mondiale moderna.
Nato e cresciuto nei sobborghi di Baltimora in un contesto familiare complesso, Davis si è avvicinato al pugilato grazie a uno zio, trovando poi in Calvin Ford — ex detenuto e oggi allenatore affermato — una figura decisiva per la propria formazione sportiva e personale.
Dal debutto tra i professionisti, datato 22 febbraio 2013, Davis (30-0-1, 28 KO) ha mantenuto un record quasi impeccabile, conquistando titoli mondiali in tre categorie di peso e affermandosi come uno dei principali volti della Mayweather Promotions, firm con cui ha collaborato dal 2015 al 2022 prima di passare alla Premier Boxing Champions di Al Haymon.
Negli ultimi mesi, tuttavia, la sua carriera ha mostrato segnali di crisi.
Dopo il pareggio con Lamont Roach Jr., arrivato al termine di un incontro più complesso del previsto, Davis è tornato al centro delle cronache per un nuovo procedimento giudiziario, innescato dalla denuncia della sua ex compagna, Courtney Rossel, che lo accusa di presunta aggressione e minacce.
Parallelamente, la Most Valuable Promotions — società fondata nel 2021 da Jake Paul insieme al partner d’affari e consulente strategico Nakisa Bidarian — starebbe valutando (come opzione “B”) altri nomi per l’incontro che “The Problem Child” avrebbe dovuto combattere proprio contro Davis il prossimo 14 novembre al Kaseya Center di Miami (e in diretta mondiale su Netflix).









