Lorenzo Di Vara, vincitore della finale delle qualificazioni per il “K-1 World MAX Europe” (nella categoria di peso fino a 70 kg.) contro l’italo/ucraino Taras Hnatchuk (contato due volte dall’arbitro dopo essere stato sbilanciato dai colpi dell’avversario), è una delle sorprese/conferme più interessanti di Oktagon Roma (l’evento si è tenuto al Pala Pellicone di Ostia lo scorso sabato 29 novembre). Di Vara, tra l’altro, come anche spiegato sui suoi social, è tornato a combattere sul ring dopo nove mesi (e una precedente sconfitta a Senshi #25, nel febbraio scorso, contro lo sloveno di Liubiana, Samo Petje, per KO/TKO al R1). Quindi una vittoria doppia, anche a livello personale, per il kickboxer lombardo (nativo di Costa Masnaga nel lecchese).
Di Vara, come Faraoni, vola a Tokyo al K-1
Un match tirato fino all’ultimo (la vittoria è arrivata dopo 3 round per decisione unanime dei giudici), intenso, dominato dalla lucidità del 29ene lombardo (originario della provincia di Lecco), che ha conquistato così un pass prestigioso per palcoscenici internazionali del 2026 (il torneo dovrebbe disputarsi nel prossimo mese di luglio). Nel mondo del K-1 europeo, si tratta di una consacrazione di enorme peso. Come Mattia Faraoni (vincitore contro il nipponico Akira Jr. Umemura per K.O. a 2:35 del primo round), ma in un altro periodo sempre del 2026, volerà in Giappone per combattere a Tokyo con i migliori al mondo nella sua categoria di peso.
Di Vara, che si allena a The King Fight Club di Garbagnate Milanese, è arrivato in finale dopo aver superato il francese Lissandre Mercier, uscito dopo questo incontro visibilmente toccato a livello di gambe.

Le dichiarazioni del kickboxer lombardo
“Mercier è un avversario tosto che probabilmente sabato mi dava anche 4/5 kg di scarto post peso ufficiale” ha dichiarato a The Daily Cage il kickboxer Lorenzo Di Vara. ”Difficile da inquadrare in quanto nonostante i suoi colpi non fossero “pesanti” ha condotto gran parte del match avanzando e tenendo alta pressione. Dopo i primi due round equilibrati sono riuscito a trovare lo spunto e vincere in modo decisivo la terza ripresa.”
E in finale come hai approcciato il match? “Conosco Taras da tempo e, finalmente, sabato scorso, abbiamo avuto modo di incontrarci per la prima volta. Sapevo di dover stare attento al suo pugilato completo ed esplosivo, pertanto ho cercato per tutto il match di lavorare alla media/lunga distanza. Condurre un match così, contro di lui, dopo aver già fatto 3 riprese con Mercier, è stato molto sfidante, nonostante ciò la strategia messa in atto da me ed il mio team (il Team Di Vara) è stata assolutamente vincente. Non temevo nulla, avevo bene in mente cosa fare, sapevo di dover stare attento ai suoi colpi di pugilato e quindi eventuali incroci alla corta distanza. Abbiamo conquistato il biglietto per il K-1 World Max di Tokyo 2026, sarà entusiasmante prepararmi per un torneo così importante, il più importante al mondo”.
E sulle polemiche, post match, collegate ai due conteggi arbitrali? “E’ sufficiente esaminare i video per vedere, senza dubbio alcuno, che l’ho colpito, con decisione, in entrambi i casi. E’ stato tutto più che regolare. Non vedo come si possa parlare di contestazioni del risultato finale”.










