TAF Roma: al PalaTiziano Forte conquista l’EBU Silver e Oulare firma il KO della serata contro Casella

Il PalaTiziano ieri sera è stato teatro di una serata firmata TAF Roma (un progetto nato dalla collaborazione tra la TAF di Edoardo Germani e la De Carolis Promotions dell’ex campione del mondo Giovanni De Carolis), che ha regalato, in molti casi, incontri equilibrati, un interessante titolo continentale (cintura EBU Silver) e un clamoroso K.O. dopo appena 35 secondi nel primo round del co-main event.

Più in generale, protagonista assoluto dell’evento capitolino (oggi visibile sul canale Youtube di TAF), è stato Mauro Forte, che ha conquistato il titolo EBU Silver dei pesi gallo, mentre la “cartolina” più spettacolare porta la firma di Morike Oulare, autore di un K.O. lampo ai danni del debuttante Gabriele Casella (ex campione di kickboxing e muay thai di profilo internazionale), attualmente impegnato anche nelle MMA (dopo aver firmato per la promotion irlandese Cage Warriors).

Forte è il nuovo campione EBU Silver: Contino costretto al ritiro per infortunio

Nel main event (pesi gallo), Mauro Forte ha dimostrato maturità, continuità e qualità, imponendo ritmo e precisione per tutta la durata del match contro Salvatore Contino. L’incontro si è chiuso tra la 9ª e la 10ª ripresa, quando proprio Contino è stato costretto al ritiro per un problema alla spalla. Fino a quel momento Forte stava conducendo il match lavorando bene sia in fase di pressione, sia durante le ripartenze.

Rossetti supera Mastronunzio solo ai punti

Pietro Rossetti ha avuto la meglio su Alessio “Lillo” Mastronunzio al termine di otto riprese combattute ma ben controllate dal romano. Rossetti ha costruito, round dopo round, il suo vantaggio grazie alla maggiore precisione imponendo un ritmo che Mastronunzio non è riuscito a ribaltare anche negli ultimi due round della sfida di ieri sera. Nonostante, tra l’altro, avesse procurato all’avversario una profonda lacerazione all’arcata sopraccigliare. Al termine dell’incontro i due si sono più volte scontrati verbalmente in un siparietto non degno di un evento di sport.

Oulare, 35 secondi di furia: KO-T che accende il PalaTiziano

La scena più clamorosa della riunione capitolina (ribattezzata “Eterna”) porta il nome di Morike Oulare, che ha demolito in appena 35 secondi il debuttante (almeno nella boxe) Gabriele Casella. Un KO tecnico arrivato a freddo: un’accelerazione improvvisa, una combinazione fulminea prima al corpo e poi con un jab preciso al volto. Casella, per onore della cronaca, ha tentato anche di rialzarsi, ma non è stato in grado di proseguire, tanto da essere fermato dall’arbitro. Un finale netto, spettacolare, che ha dimostrato le qualità tecniche di Oulare, che, adesso, ha chiesto, agli organizzatori, di poter avere una nuova chance titolata (dopo l’unica sconfitta subita, nel match per la cintura tricolore, per mano di Jonathan Kogasso lo scorso 16 marzo 2025 sempre a TAF).

Mantovani convincente: vittoria ai punti su El Harraz

Buona prestazione anche per Valerio Mantovani, che, nei superwelter, ha battuto ai punti Khalil El Harraz. Match equilibrato nelle prime fasi, poi Mantovani ha trovato distanza, ritmo e continuità, mettendo a segno i colpi più puliti e portando a casa una vittoria meritata.

La locandina di TAF-De Carolis Promotions per Roma – 6 dicembre 2025.

Le cose da migliorare nel prossimo futuro 

Più in generale, TAF Roma ha mostrato anche alcuni elementi da migliorare, guardando al suo prossimo futuro (come format studiato per rilanciare la boxe tricolore). Vediamo insieme ciò che non ci ha particolarmente entusiasmato. A partire dall’inspiegabile black out delle luci del ring nel pre match di Oulare-Casella, il tutto recuperato almeno grazie alla spettacolarità del ring-walk dell’atleta romano, apparso nell’area parterre sulle note dei Carmina Burana.

Nel match Mastronunzio-Rossetti, ad esempio, non si è capito bene perchè Pietro Rossetti abbia fatto aspettare il suo avversario presentandosi sul ring con netto ritardo. Al termine di questo match poi il presentatore ha sbagliato, secondo noi, a mettere i due boxeur, l’uno di fronte all’altro (dopo un esito arbitrale che aveva fatto scattare immediatamente le contestazioni da parte dello staff tecnico di Mastronunzio). Quest’ultimo, in chiara trance ancora agonistica, ha espresso una forte insoddisfazione nei confronti di Rossetti, reo di aver vinto senza meriti. Un siparietto assolutamente inopportuno, che poteva essere evitato con un pizzico di buon senso da parte di chi era chiamato a gestire il ring nel post match. Siparietto, tra l’altro, che ha generato qualche subbuglio tra i presenti nel parterre. Un aspetto, quest’ultimo, che non vorremmo più vedere (se possibile) nel futuro, in considerazione anche della presenza di ospiti di riguardo nelle prime file.

Altro aspetto da considerare: i numeri del pubblico e la scelta della location. Gli organizzatori hanno parlato di circa 2mila spettatori. Ma questo numero all’interno di un impianto che conta, sulla carta, 3.800 posti a sedere (come il Pala Tiziano), rischia di far sembrare appunto mezzo vuoto l’evento stesso. Se, invece gli stessi, fossero stati all’interno del Pala Pellicone di Ostia si sarebbe parlato di sold out e di un evento coperto in ogni ordine di posto. Ecco perchè il PalaFIJLKAM si presenta sempre più come location ideale per gli sport da combattimento, nonostante il Pala Tiziano abbia una storia proprio nel mondo della boxe (ospitò il torneo olimpico di pugilato di Roma 1960). Ma attualmente ci sembra più centrato per eventi di basket e volley.

Last but not least, il match di Gabriele Casella. Stiamo leggendo, su diversi siti, di K.O. da “cold start”. Sarà anche vero, ci mancherebbe, ma siamo veramente sicuri che, a livello di matchmaking, non è stato compiuto un errore tecnico?

Mourike Oulare arrivava infatti da un match titolato, contro il talento Kogasso, e, in quell’occasione, era andato giù per K.O. al secondo round. Pur tuttavia è un pugile pro di buon livello con uno score record, fino a ieri, di 7 vittorie e un solo insuccesso.

Casella invece era al debutto assoluto. Troppo acerbo per un co-main event e per sfidare un pugile esperto come Oulare. L’ex campione di kickboxing doveva partire con un match più alla sua portata, più soft, certamente non poteva essere opposto ad un pugile così bravo. Bene ha fatto l’arbitro a fermarlo, nonostante Casella abbia dimostrato coraggio nel voler proseguire.

Il referee ha giustamente tutelato la salute fisica dell’atleta capitolino, che viene, è bene ricordarlo, prima di tutto (anche dello show, dei social e degli aspetti mediatici). Non sappiamo se lo stesso deciderà di proseguire in questa esperienza pugilistica (forse ha più chance nelle MMA dove ha vinto invece al debutto), ma quello che abbiamo visto ieri ha fatto capire, chiaramente, che se dovesse incontrare un nuovo pugile esperto, stile Oulare, rischierebbe non solo di perdere nuovamente, ma (forse) anche di farsi male.

Si è parlato di 35 secondi, nella realtà il K.O. è arrivato dopo appena 20 secondi e dopo appena due pugni diretti (al corpo e al volto) come solo un pugile professionista sa fare, perchè è specializzato, appunto nella boxe, e fa solo quello quotidianamente. Probabilmente se Casella non fosse partito sul ring come “Toro Scatenato” avrebbe potuto gestire meglio il match. Invece questa partenza a razzo ha sicuramente indispettito Oulare, che, a quel punto, ha fatto il pugile “pro” facendo capire al suo opponent che non si scherzava più e che la boxe è molto crudele. E questo fastidio dell’avversario di Casella, si è visto anche quando voleva continuare a colpire, prima di essere fermato dall’arbitro, mentre il suo avversario aveva praticamente toccato il tappeto con il ginocchio.

Vedremo nei prossimi mesi come si muoverà Taf, quando e se tornerà a Roma (con Giovanni De Carolis che si conferma un “vero appassionato e innamorato di boxe“, come ha sottolineato Clemente Russo, suo partner nella direzione tecnica della nazionale, ieri sul ring, durante un intermezzo) e se sarà Milano il nuovo capitolo della saga di “The Art of Fighting“, magari con una copertura tv, che, ieri, è mancata per spingere, nel modo migliore, lo spettacolo del pugilato, che merita  un grande rilancio grazie anche al lavoro che sta facendo nel frattempo la Federboxe del presidente Flavio D’Ambrosi. Questo evento organizzato congiuntamente con la De Carolis Promotions chiude pertanto la stagione 2025 e adesso l’attenzione si sposta alla prossima stagione e a quello che sarà il 12° capitolo di questo nuovo format dedicato alla boxe dilettantistica e professionistica.

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

Romano, 57 anni, giornalista professionista, specializzato in temi di economia e politica dello sport. Ha fondato nel 2004 l’agenzia nazionale online “SportEconomy” (dedicata al mondo dello sport business a 360 gradi) dirigendola fino ad oggi. Ha ricoperto ruoli dirigenziali nel calcio e nel ciclismo. Docente universitario a contratto per le più importanti università italiane (con focus su comunicazione/uffici stampa e marketing). Opinionista televisivo, editorialista e scrittore. Nel 2017 ha scoperto casualmente gli sport da combattimento (Combat Sports) e da lì è nata una grande passione che ha portato alla nascita del progetto di sports-news “TheDailyCage.it”.

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