Non ha vinto, ma soprattutto non ha brillato, e neppure convinto, l’italo-rumeno Yuri Farcas (nella foto in primo piano), che ha combattuto nuovamente a Glory (#103) dopo la sconfitta dello scorso mese di aprile (al debutto nella promotion. Questa volta si è dovuto inchinare al talento del 27enne ceceno Asadulla Naipov sul ring della Rotterdam Ahoy Arena. Nella realtà l’avversario russo, sabato scorso, non ha mostrato colpi straordinari, ma, sin dall’inizio del primo round, ha dominato l’azzurro costringendolo spesso alle corde, dove ha potuto sfruttare l’altezza e il maggior allungo a disposizione. Farcas non ha quasi mai mostrato una certa reattività, nè ha provato a tornare al centro del ring, subendo costantemente l’iniziativa (con colpi precisi e puliti) dell’atleta dell’Europa dell’est. Questa sfida è la seconda sconfitta consecutiva a Glory, ma certamente quello che fa riflettere di più la lunga striscia negativa che si sta andando a comporre. Nello specifico, negli ultimi quattro match (Oktagon Roma, KOK e poi Glory Kickboxing), non ha mai vinto. E non si può dimenticare anche la sconfitta subita al debutto in One Championship. Nelle prime tre sfide ha sempre lottato e sicuramente ha subito purtroppo dei colpi “unici”.
Adesso l’italo-rumeno dovrà ripartire, per conquistare prima fiducia (muovendo l’attuale score record) e poi la capacità di tornare a combattere in modo performante. Alla fine, Farcas che ha subito anche un calcio volante girato, ma quello che hanno segnalato diversi addetti ai lavori è la mancanza di luce durante il match. Round dopo round è apparso in grande difficoltà anche a livello cardio. Mentre Nasipov ha vissuto questa sfida, pur essendo molto più giovane di Farcas, come uno sparring di alto livello. Quest’ultimo aspetto potrebbe impattare, a livello psicologico, sull’atleta italiano. Ecco perchè è importante che Farcas torni in Italia per rafforzare la sua posizione essendo un prospetto di alto livello anche senza queste partecipazioni a livello internazionale, che, forse, dovevano arrivare molto più avanti (nel corso della sua carriera). Era molto più importante infatti combattere in altre promotion (magari anche più piccole) così sa crescere gradualmente nel sua categoria di peso.









