E’ sempre più boxe-spettacolo piuttosto che “noble art”. Secondo quanto riportato, nelle ultime ore, dal Senior insider di Ring Magazine Mike Coppinger, su ESPN, la sfida pugilistica tra il 28enne attore/youtuber Jake “Problem Child” Paul (co-founder della Most Valuable Promotion) e l’ex oro olimpico e due volte campione del mondo, il 36enne britannico Anthony Joshua (più alto e più pesante dell’americano) si farà.
A convincerlo definitivamente una “borsa” del valore di 100 milioni di dollari. Decisa anche la data (19 dicembre 2025) e la location (Miami, come nel caso della prima opzione studiata da MVP: il boxeur americano Gervonta “Tank” Davis, rimasto coinvolto, di recente, in una serie di problemi giudiziari con la sua ex moglie). Verrà trasmessa in diretta streaming su Netflix con un bacino potenziale di 300 milioni di sottoscrittori appassionati di sport.
Ma subito è scoppiata forte la polemica sui media: l’ex campione del mondo britannico (in due categorie di peso), il 45enne David Haye, ribattezzato ai suoi tempi “The Hayemaker”, ha dichiarato senza mezzi termini: “È come un leone che combatte contro un gatto domestico. Joshua è assolutamente fuori portata per Paul e mi sorprenderei se le commissioni sanitarie di vigilanza di Las Vegas o New York accettassero davvero di farli combattere, così come non credo che il British Boxing Board potrà dare mai il benestare all’incontro in esame. Pensare che “AJ” possa colpire al volto Paul senza alcuna cautela o restrizione lo trovo piuttosto improbabile, e, purtroppo, Paul non lo sa o sta scherzando con il fuoco. A mio modo di vedere le cose rischierebbe seriamente la sua vita”.

Una tesi, quest’ultima, confermata anche dal gap fisico esistente tra i due: 1:98 l’altezza di Joshua (contro 1:85 dell’americano) e ben 111 kg di peso (contro i 103,5 kg dello youtuber). Senza considerare la differenza di “storia” pugilistica presente tra i due.

Il pensiero di Sakara sulla boxe-spettacolo
Una cosa è certa. Ancora non è stata ufficializzata e già questa sfida sta entrando in una “aura” mediatica che non si vedeva da tempo negli ambienti della boxe. Come di recente ha dichiarato proprio su TheDailyCage, Alessio Sakara, campione del mondo BKFC (la promotion a stelle e strisce che promuove la boxe a mani nude). “I tempi sono radicalmente cambiati. Oggi il grande pubblico preferisce vedere combattere due youtuber, l’uno contro l’altro, piuttosto che due pugili. E’ chiaramente una nuova forma di spettacolo, ma non c’entra nulla con la boxe tradizionale. Pur tuttavia, non possiamo restare immobili rispetto a queste nuove forme di sport-intrattenimento”.
Joshua (in forza alla britannica Matchroom Boxing) sicuramente è in una fase calante della sua carriera sportiva (28 successi e appena 4 sconfitte nei “pro”), ma la sua tecnica e forza sul ring non sono in discussione, soprattutto se avrà davanti un pugile-youtuber (l’americano Jake Paul) con appena 13 incontri (12-1-0), più mediatici che tecnici.
Un altro campione del mondo di pugilato (ad interim nei pesi massini WBC), il 33enne tedesco, originario di Leverkusen, Agit Kabayel ha dichiarato: “È pazzesco. La situazione nella boxe è cambiata. Tutti i fan vogliono vedere combattimenti divertenti. Non so perché…AJ ha una grande fan base così come Jake Paul (oltre 50 milioni sulle diverse piattaforme social, di cui 28,2 milioni solo su Instagram, nda). Penso che gli appassionato di tutto il mondo vedranno l’incontro. Piuttosto Anthony decida di combattere contro di me per la cintura WBC dei pesi massimi”.









