(con il contributo di Davide Pollastri) – A Riyadh, nell’ambito delle celebrazioni per i settant’anni di relazioni tra Arabia Saudita e Giappone, si è concluso, da poche ore, l’ultimo grande evento pugilistico del 2025. Il supergallo Naoya Inoue (32 vittorie in 32 incontri e 27 K.O.) ha surclassato nel punteggio il forte messicano David “Re” Picasso (32-1-1). Nel co-main event, Junto Nakatani (anch’egli 32-0) ha faticato più del previsto contro “Logan” Hernandez (20-1)
Grande boxe alla Mohammed Abdo Arena di Riyadh nella notte del “The Ring V: Night of the Samurai”, kermesse promossa dalla Riyadh Season (programma di eventi su larga scala con cui l’Arabia Saudita punta a rafforzare il ruolo della Capitale come polo internazionale dell’intrattenimento), con la collaborazione di Matchroom Boxing e The Ring magazine. Lo show, svoltosi sotto gli occhi di spettatori d’eccezione come Eddie Hearn (patron di Matchroom), Oleksandr Usyk e “GGG” Golovkin (neo presidente World Boxing), ha portato sul ring della capitale dell’Arabia Saudita i migliori pugili giapponesi del momento: il campione indiscusso dei supergallo, Naoya “Monster” Inoue, e Junto “Big Bang” Nakatani. La serata, aperta dal knockout con cui il ventitreenne talento nipponico Reito Tsutsumi ha vinto il proprio match contro “El Chino” Quintana, e proseguita con l’incontro tra Taiga Imanaga e Eridson Garcia vinto dal più esperto dominicano per split decision, è esplosa con i due match più attesi.
Nakatani vince la battaglia in 12 round
Nel co-main event, Junto “Big Bang” Nakatani ha faticato però, più del previsto, contro il picchiatore messicano “Logan” Hernandez. Nel pieno rispetto della tradizione pugilistica del proprio Paese, Hernandez ha affrontato il match caricando a testa bassa, costringendo il rivale a chiudere le dodici riprese con l’occhio destro quasi completamente chiuso da un’ecchimosi. Tuttavia, i giudici hanno poi premiato il maggior talento e la pulizia dei colpi del nipponico. Nulla da obiettare, anche se il punteggio assegnato da uno di loro (118-110) è apparso fin troppo generoso.
Ben meno complicata — pur avendo affrontato un rivale di tutto rispetto come “Re” David Picasso, che arrivava a questo appuntamento con un record di 32 vittorie, 17 K.O., un pari e nessuna sconfitta — è stata invece la serata di “The Monster” Inoue. Il pugile residente a Yokohama, detentore dei titoli mondiali WBA (Super), WBC, IBF, WBO e The Ring, ha dato l’impressione di voler controllare più che dominare. La strategia, comunque, ha dato i suoi frutti dato che è arrivato all’ultimo “gong” con un vantaggio nel punteggio a dir poco abissale (119-109, 120-108, 117-111).
Si preannuncia un derby del Sol Levante
Nel futuro dei due protagonisti della serata c’è ora il derby nipponico che tutti gli appassionati si aspettano e che quasi certamente si terrà tra le stesse corde di quest’oggi. Per Nakatani, che, pur di affrontare Inoue, ha accettato di salire di categoria e di lasciare le cinture IBF e WBC dei pesi gallo, non sarà un’impresa semplice. Sicuramente ci proverà e, nella peggiore delle ipotesi, potrà consolarsi con una borsa che per entrambi si preannuncia milionaria.
Ma le indiscrezione sui match, che vedremo nel 2026, non si limitano al derby tra Inoue e Nakatani: il campione del mondo ucraino Oleksandr Usyk, in una dichiarazione rilasciata a bordo ring, ha di fatto confermato l’intenzione di affrontare “The Bronze Bomber” Deontay Wilder. Scelta discutibile, ma ne parleremo più avanti.









